MASSIMO TREVISOL

Ottico Optometrista, con laurea in Visual Sciences USA.

Da molti anni mi occupo di Sports Vision e di incremento delle funzioni del sistema visivo, che consentono di ottenere importanti miglioramenti dove si richiedono prestazioni ad alti livelli. Referente e responsabile del settore Sports Vision per Milan Lab, da oltre quindici anni, ritengo sia giunto il momento di rendere accessibili a tutti, le metodiche di allenamento che hanno fornito validi contributi ai molti campioni che ho seguito negli anni.

La filosofia di base è molto semplice, dato che: “La Visione guida il corpo” è chiaro che una capacità visiva ben sviluppata e allenata, è in grado di garantire i migliori risultati sia nelle competizioni sportive che in quelle di combattimento. E’ proprio in questi settori, che i sistemi di visual trainings, forniscono importanti vantaggi agli atleti di ogni livello nelle varie discipline e ai componenti delle forze armate, dell’esercito e dei corpi speciali.

MIGLIORA GRAZIE A SPORT VISION

Grazie agli allenamenti Sport Vision potrai andare ad incrementare diversi aspetti relativi alla visione.

ACUTEZZA VISIVA 30%
FLESSIBILITA’ E VELOCITA’ DI FOCALIZZAZIONE 50%
FUNZIONI EQUILIBRIO STATICO E DINAMICO 30%
PERCEZIONE E REAZIONE PERIFERICA 40%
TEMPI DI REAZIONE 20%
ANALISI SPAZIALE E MEMORIZZAZIONE VISIVA 35%

Perchè è importante Sports Vision?

 

Nonostante la mia esperienza di oltre trent’anni negli ambienti dello sport professionistico, riscontro il perdurare invariata della filosofia di pensiero, basata essenzialmente sulla forza muscolare, la preparazione atletica, la ripetitività del gesto sportivo.

E’ necessario cambiare, innovare, ragionando su dati e con modalità scientifiche con i presupposti che:

“Ogni azione è preceduta e si basa sulla raccolta e l’elaborazione delle informazioni relative all’oggetto e al contesto ambientale che lo circonda”

Ancora oggi, questo semplice ma fondamentale concetto, sembra essere ignorato o correlato a funzioni considerate scontate. E pensare che invece proprio in queste funzioni si trovano le spiegazioni o le risposte a molte domande che si susseguono, iniziando dall’allenatore fino ad arrivare ai tifosi del tipico bar sport. Ma non ha visto la palla? Ma non ha visto il compagno libero? Ma dove ha tirato? Ma come sta giocando oggi? Ma come ha fatto a sbagliare così? Una moltitudine di domande, a cui si cerca di trovare giustificazioni nella preparazione atletica, negli schemi di gioco o nei tatticismi più impensabili. In realtà le risposte cercate negli ambiti più strani e complessi, come spesso accade, sono li sotto gli occhi di tutti ma non vengono viste!

Risiedono nei sistemi d’acquisizione delle informazioni, che costituiscono il pre requisito, per intraprendere delle azioni coerenti e delle strategie vincenti. Se questi sistemi informatici sono o divengono carenti, i risultati ottenuti, sono direttamente relazionati ai livelli del loro funzionamento. Studiandoli, analizzandoli e mantenendoli sotto controllo è possibile arrivare a comprendere il comportamento e i risultati nelle prestazioni atletiche, fino a riuscire a predire i comportamenti futuri. Questi principi scientifici e tecniche operative, erano applicate nel Milan lab e hanno consentito di raggiungere livelli di controllo e recupero degli infortuni, mai raggiunto nella gloriosa storia del Milan Calcio.

Ogni azione quindi, ha come presupposto l’acquisizione di una enorme quantità di informazioni in tempi estremamente ridotti. Da notare che gli studi condotti, hanno rivelato che circa l’80% di queste informazioni derivano dal sistema visivo, “Gli occhi dirigono il corpo!” è chiaro quindi l’estrema importanza per l’atleta, di fruire appieno dei vantaggi, derivanti da una ottimale funzionalità di questi sistemi di ricognizione e elaborazione visiva.

I protocolli applicati nelle indagini di sports vision, consentono di delineare le caratteristiche delle capacità visive di ogni atleta, mantenerle sotto controllo e intervenire per modificarle o incrementarle, in particolare attraverso l’esecuzione di allenamenti visivi e visuo-motori. Fornendo in tal modo un importante supporto, in primis all’atleta ma anche all’intera squadra, ai preparatori, all’allenatore e allo staff medico.

Le acquisizioni sensoriali, come ho detto in maggior parte visive, si unificano e confrontano con quelle relative agli altri sensi, udito, odorato, esterocezioni della pelle, di muscoli e tendini, delle articolazioni e delle ossa, ovvero dell’intera struttura corporea. Arrivano ai centri di elaborazione cerebrale, avviando una impressionante quantità di sofisticati processi, che comportano anche tutta una serie di confronti, sulla base delle esperienze acquisite e registrate, iniziando dalla nascita e proseguendo per tutto l’intero percorso di vita.

Come risultato finale, l’atleta avvia l’azione motoria, organizzata per ottenere il risultato che si è prefissato. In frazioni di secondo si sprigionano forze esplosive, che determinano azioni in continua evoluzione e continui adattamenti in relazione ai mutamenti dinamici di tutto l’ambiente che lo circonda. Tutto ha inizio, con la percezione, poi si avvia la reazione e si arriva al risultato finale. Spesso pochi secondi, che sembrano durare una vita!

Per questi motivi risulta importante, che lo specialista di sports vision, possa lavorare in equipe con quelli degli altri settori. Lo psicologo dello sport, il chiropratico, l’ingegnere biomedico(per la valutazione dell’assetto corporeo), Il medico otoneurologo, gli specialisti coinvolti nel sistema posturale e dell’equilibrio, il medico ematologo o analista (per la chimica del sangue ecc.), il medico sportivo, il dietologo, il fisioterapista, il preparatore atletico, l’allenatore.

Per quanto mi riguarda, negli anni ho avuto la fortuna di relazionarmi a persone splendide e grandissimi professionisti, che non finirò mai di ringraziare per la loro amicizia e collaborazione, il Dr. JP.Meersseman già responsabile del settore sanitario del Milan calcio, il Dr. B.Demichelis e il Dr. A.Rusciano psicologi dello sport, il Dr.G.Puricelli fisioterapista, Il Dr. B.David chiropratico,  il Dr. K.Baekkel chiropratico, il Dr. A.Trabattoni chiropratico, il Dr. S. Arata chiropratico, Il Dr. P. Serù chiropratico, il Dr.J.Breum chiropratico, il Dr.I.Meersseman chiropratico, il Dr.R.Morosi osteopata, il Dr.A.Cardone osteopata,  il Dr. A.Gozzini, Dr. M. Sala, Dr. S.Mazzoni, Dr.R.Tavana medici sportivi, il Dr. M.Avaldi, il Dr.L.Loreto dietologi spec.in alimentazione, il Dr.A Dolci, il Dr.M.Locatelli medici analisi biochimiche, Dr.ssa A.Gandini, Dr.N.Fragnito, Dr.S.Maldifassi ingegneri biomedici, il Prof.Cesarani otoneurologo.

Dr.ssa F.Luraghi,Dr.C.Giudotti, Dr.G.Griso, Dr.F.Disconzi, Dr.L.Vanini, Dr.F.Cazzulani, Dr.Peroni, Dr.Carabelli odontoiatri spec. Posturologia, Prof.Merlini gnatologo.

C.Ancelotti allenatore, V.Vecchi allenatore, F.Galli allenatore, V.Fiori allenatore, F.Baresi allenatore, M.Allegri allenatore, F.Inzaghi allenatore, C.Seedorf allenatore, tutti gli allenatori della Primavera del Milan e tutti gli allenatori delle giovanili del Milan succedutisi negli anni.

D.Tognaccini responsabile preparazione atletica e tutto il suo staff, gli amici B.Dominici, F.Allevi, A.Primitivi, S.Mascheroni. Tutti i preparatori delle giovanili.

Il prof. G.Mauri già responsabile preparazione atletica, F.Mauri preparatore atletico.

I tantissimi giocatori e i grandi campioni incontrati negli anni.

L’attività di sports vision, organizzata in questo modo, cioè relazionata ai vari ambiti specificati, consente di ottenere una quantità di dati impressionante, costantemente aggiornati, che necessitano di sofisticati sistemi per la loro elaborazione e valutazione. Per questo motivo al Milan Lab era in funzione un sistema di intelligenza artificiale, che si occupava di registrare, codificare, elaborare questa mole enorme di dati, relazionandoli a tutte le informazioni relative a ciò che accadeva agli atleti, sia nella loro attività in campo che al di fuori del campo, nella vita quotidiana. Un sistema composto da software e dotazioni hardware ai più alti livelli, controllati e gestiti da Ingegneri e personale tecnico di altissimo livello, con la partnership delle più grandi aziende del settore. Anche in questo caso da parte mia, ringrazio per la collaborazione Roberto Sant’Andrea, Lorenzo Cipriani, Stefano Maldifassi e tutte le persone con cui ho condiviso e trascorso molte giornate lavorative, anche estenuanti, ma che ci hanno consentito di esplorare e conoscere davvero dei mondi nuovi nella comprensione delle prestazioni umane.

Il livello di funzionamento raggiunto negli anni dal Milan Lab, è stato così elevato, da renderlo un vero e proprio riferimento, non solo per lo sport del calcio, ma giungevano richieste di collaborazione da molti altri settori sportivi, nonché da vari ambiti scientifici, commerciali e industriali che in qualche modo avevano a che fare con lo sport. Grazie a questo sviluppo, negli anni ho potuto incontrare e lavorare con Campioni e squadre ai più alti livelli dello sport mondiale, campioni olimpionici nei vari settori dell’atletica, della boxe, del tennis, del basket, del golf, del rugby, dell’automobilismo nelle varie formule,  del motociclismo ecc. Fino ai team di progettisti delle più prestigiose case impegnate sulle piste dei circuiti mondiali. Costruttori di macchine e veicoli vari, terrestri, acquatici, aerei, strumentazioni e attrezzature concepite per portare l’uomo a raggiungere l’estremo.

Ma anche in tutta questa espressione della più avanzata tecnologia, non bisogna mai dimenticare che ciò che la crea, utilizza e gestisce è l’essere umano. Con le doti e i limiti connessi alla sua natura e nel mio caso alle capacità visive, create per soddisfare necessità primordiali. Pertanto, spesso non adattate alle nuove e sempre più elevate richieste di questo super mondo tecnologico.

Domande frequenti

Vedere bene è importante ma non basta, la visione è una funzione appresa che si sviluppa dalla nascita in poi, quindi è importante verificare che questo sviluppo sia avvenuto nel migliore dei modi. Che il suo funzionamento sia ottimale e si mantenga nel tempo, durante tutto il tempo in cui si svolgono le azioni, come fulcro della prestazione atletica. Inoltre bisogna considerare che la resa visiva, come la maggior parte delle funzioni umane, decade sotto affaticamento o carenza energetica. Pertanto per un atleta di alto livello, vedere i canonici dieci decimi, non è sufficiente poiché con la diminuzione a seguito dell’affaticamento, potrebbe ritrovarsi ad affrontare situazioni difficili, con una acutezza visiva scesa di circa il 20 o 30%. Quindi dai dieci decimi, potrebbe ritrovarsi, come spesso accade, con una visione di 7 o 8/10, non certo sufficiente a soddisfare tali richieste. Una buona visione di base per atleti ad alto livello, deve essere di almeno 12/10 per singolo occhio e raggiungere almeno i 14/10 con entrambi. In tal modo anche con la diminuzione da fatica, potrà avvalersi dei normali 10/10. Le metodiche di sports vision, permettono di incrementare l’acutezza visiva o di mantenerla ad elevati livelli anche in affaticamento, attraverso l’esecuzione di particolari allenamenti. Inoltre bisogna considerare che avere una buona acutezza visiva, non esclude di ritrovarsi con delle problematiche a carico dei sistemi muscolari oculari. Questi presiedono alle funzioni di centratura degli occhi sul bersaglio e grazie all’interpretazioni delle loro informazioni, derivanti in gran parte dalle fibre muscolari con le proprie innervazioni e dai tendini, il cervello elabora e interpreta le distanze e procede alla localizzazione spaziale.
Bisogna considerare che l’instaurarsi di qualsiasi difetto visivo, non è il problema! Ma bensì la manifestazione di un adattamento a delle problematiche, molto più complesse. Pertanto risulta importante determinare e comprendere le disfunzioni che hanno determinato l’insorgenza del difetto. Per poi attivare i cambiamenti necessari per ripristinarne un buon funzionamento ed evitare dei continui deterioramenti. Certo sarebbe stato meglio intervenire prima dell’instaurarsi del difetto, in una logica di vera prevenzione. Poter comprendere i segnali che il sistema visivo evidenzia, permette di attivare dei cambiamenti nell’utilizzo degli occhi e nelle posture che si assumono, che consentono di ridurre lo stress funzionale e di recuperarne un normale funzione. Nei casi in cui non è stato possibile intervenire con queste logiche e quindi il difetto si è instaurato, risulta comunque importante attivarsi per contenere ulteriori deterioramenti. Le metodiche di sports vision, possono fornire importanti contributi per il controllo dei cali visivi e il recupero di una migliore funzionalità. Gli specialisti di sports vision, collaborano con vari altri specialisti, come medici oculisti, nel rispetto delle proprie competenze. Questo consente di relazionarsi in modo proficuo con eventuali altri professionisti che continueranno a seguire gli atleti in qualità di propri pazienti. E’ importante specificare che gli ottici optometristi, non si occupano della salute degli occhi, che è di competenza del medico oculista. Le metodiche e gli allenamenti visivi, possono essere praticate solo con normali condizioni di salute oculare, considerandole delle vere e proprie pratiche di incremento e allenamento delle prestazioni visive, debbono avere come presupposto la presenza di buone condizioni di salute generale. Come normalmente richiesto per qualsiasi attività di allenamento e incremento di funzioni fisiche o psicofisiche. Per ciò che riguarda gli interventi agli occhi di chirurgia rifrattiva, ovvero per l’eliminazione dei comuni difetti visivi, le metodiche di sports vision, forniscono degli importanti supporti sia come preparazione prima dell’intervento, che come miglioramento funzionale post-intervento. Consentendo di mantenere la buona acutezza visiva così ottenuta, efficiente nel tempo e contenendo i rischi del riformarsi del difetto.
Assolutamente no! Consentono di ottenere dei miglioramenti molto importanti nelle prestazioni. Inoltre ottenendo una migliore funzionalità visiva, si hanno notevoli benefici in termini di risparmi energetici nei processi di elaborazione mentale. Rendendo in tal modo possibile utilizzarli per un migliore controllo corporeo durante le azioni.
No! Chiunque può migliorare la propria efficienza visiva seguendo le metodiche di sports vision. Infatti molti manager che vivono sottoposti ad intensi ritmi e richieste lavorative, traggono importanti vantaggi in termini di risparmi energetici ottenuti migliorando la funzionalità visiva. Grazie a queste metodiche possono ottenere incrementi nella capacità di concentrazione e nelle elaborazioni mentali, connesse ai processi decisionali. Anche nelle attività scolastiche, una funzionalità visiva ottimale, consente di migliorare la comprensione sia del testo che delle spiegazioni dell’insegnante. Migliorano le capacità di memorizzazione, liberando processi mentali impegnati nelle attività di decodifica. Spesso, alla base delle difficoltà di apprendimento, come delle dislessie e discalculie, si riscontra la presenza di alterazioni nelle funzionalità visive. Migliorando queste funzioni, si ottengono risultati importanti nell’efficienza scolastica, nell’apprendimento e nell’integrazione nel contesto sociale scolastico. Anche problematiche negli ambiti psicologici e comportamentali, che possono spaziare dalle fobie all’autismo, possono avere delle relazioni con le modalità di ricezione , decodifica ed elaborazione delle informazioni visive. Le metodiche di sports vision, migliorando la ricezione delle immagini del mondo che ci circonda, possono contribuire ad una migliore percezione dello stesso.