AUTOMOBILISMO

Visione nitida dei cambiamenti della pista con un’efficiente acutezza visiva dinamica.

Vedere e leggere meglio la pista, risulta fondamentale, elaborare le migliori strategie preparandosi ad affrontare una curva o un sorpasso, costituiscono elementi fondamentali sia per risultare vicenti che per competere in sicurezza. Velocità così elevate come quelle delle gare automobilistiche, richiedono che i piloti posseggano e mantengano delle capacità visive ben al di sopra dei normali standard. Per esempio i valori di acutezza visiva, vengono considerati nella media, quando raggiungono i dieci decimi. Ma molte persone li superano già naturalmente, raggiungendo i dodici e anche quattordici decimi.

Queste persone sono generalmente, dei buoni autisti senza saperne i motivi, provano piacere alla guida e alla velocità, anche con il buio e le luci degli altri veicoli non lamentano disturbi. In poche parole guidano sicuri. Al contrario, chi ha problemi visivi, utilizza occhiali o lenti a contatto, può risentire di affaticamento e stanchezza alla guida, spesso cercando di evitare viaggi a lunghe distanze. Queste considerazioni, per evidenziare come una buona visione costituisca un elemento caratterizzante i migliori piloti, impegnati nelle varie tipologie di competizioni automobilistiche. Ma essere dotati naturalmente di una buona visione non basta, come le altre funzioni e capacità del nostro corpo, le nostre capacità visive, possono perdere di efficienza per vari motivi. L’affaticamento, costituisce la causa primaria, è in grado di comportare una diminuzione di acutezza visiva mediamente del 20-30%, ma mi è capitato di controllare atleti e piloti che a fine competizione, mostravano un calo del 50% di acutezza visiva. La differenza è data da quanto i sistemi oculo-motori e-o quelli di focalizzazione, consumano energia a causa di un funzionamento non ottimizzato. Bisogna anche considerare che un conto è controllare l’acutezza visiva stando comodamente seduti di fronte ad una tabella di lettere ben conosciute,  ben altra cosa è discriminare la posizione degli stop o della gomma del tuo avversario a 300 km orari, decidendo azioni dalle conseguenze inimmagibili. Per tutti questi fattori ritengo indispensabile, non solo garantire prestazioni visive ai massimi livelli per tutta la durata della competizione, ma garantire dei livelli funzionali che non vadano ad incidere negativamente sulle risorse energetiche, sulla concentrazione e sui tempi di reazione. Le metodiche di Sports Vision possono effettivamente fare la differenza tra un pilota e un campione.