RUGBY

Interpretare le traiettorie grazie ad una perfetta percezione stereoscopica e localizzazione.

La percezione della profondità o visione tridimensionale, è una funzione di livello molto avanzato, presente negli esseri viventi più evoluti e posizionati ai vertici della catena alimentare o definiti predominanti, come gli umani, i felini, i rapaci ecc. E’ possibile desumerne la presenza, dalla relativa posizione degli occhi, che deve essere frontale e più o meno sullo stesso piano. In tal modo, deve consentire di inviare al cervello due immagini molto simili, per poter essere fuse in una singola percezione, che in tal modo viene percepita tridimensionale. Per poter fruire di una ottimale percezione stereoscopica, gli occhi devono possedere una buona funzione muscolare, sia per portare gli occhi sul bersaglio, quindi muoverli bene, ma sopratutto  mantenerli entrambi ben centrati. Una volta raggiunto, l’oggetto dovrà essere perfettamente focalizzato, per coglierne anche i più piccoli dettagli, differenziandone le minime variazioni di prospettiva angolare.

Quindi anche le funzioni accomodative o di focalizzazione delle immagini, dovranno funzionare in modo ottimale, esaltando le differenze tra figura e sfondo. Una buona acutezza stereoscopica, è alla base di tutte le valutazioni spazio-temporali, fornendo all’atleta le corrette informazioni su distanza, posizione, dimensione, velocità del bersaglio. Sulla base di quanto elaborato in tal modo, si organizzeranno le azioni per giungere al risultato sperato. Difficoltà, errori, prestazioni incostanti, potrebbero essere in relazione a carenze nelle funzioni visive, in tal caso sarà possibile intervenire con sistemi migliorativi e,o protocolli di allenamento e potenziamento.