PALLACANESTRO

Passare dalla palla al canestro con veloci cambi di focalizzazione e discriminazione visiva da vicino a lontano e viceversa.

Il sistema di focalizzazione visiva, è incentrato sui mezzi diottrici dell’occhio, ovvero la cornea, il cristallino, il vitreo. Di questi quello più attivo è senza dubbio il cristallino, che possiamo paragonare ad una lente posta all’interno dell’occhio, in grado di poter variare la forma e la diottrica, al fine di mettere a fuoco gli oggetti a varie distanze. I cambiamenti di posizione, sia dell’atleta che dei target, in relazione alle dinamiche dello sport praticato, richiedono costanti cambiamenti di focalizzazione, che devono essere analizzati nelle varie componenti, per verificarne le prestazioni. Queste funzioni si devono attivare con dei tempi di latenza sempre più ridotti, con un elevato livello di entità o capacità globale, con una flessibilità di adattamento ai cambiamenti di distanze, che devono avvenire nel minor tempo possibile.

In particolare negli sport dinamici, le condizioni che sono in costante cambiamento, richiedono un sistema di analisi visiva pronto ed efficiente nell’adattarsi alle modifiche. La presenza di difetti visivi, ovviamente si ripercuote negativamente, sulla focalizzazione delle immagini. Per questo è altresì importante che, se presenti, vengano compensati nel migliore dei modi, in genere grazie all’uso di lenti a contatto. Anche la presenza di condizioni di stress pscicosomatico elevato, possono compromettere le capacità accomodative con ripercussioni sulla qualità delle percezioni. L’apporto di buoni nutrienti è molto importante. Una alimentazione sbilanciata, carenze vitaminiche, possono concorrere nel determinare difficoltà di ampiezza e flessibilità accomodativa. Per un atleta è molto importante, tenere sotto controllo le funzioni accomodative e allenarle costantemente, poichè possono comportare elevati dispendi energetici e ripercuotersi negativamente fino a compromettere i risultati nelle prestazioni.