PALLAMANO

Veloci cambi di focalizzazione delle immagini, dalla palla alla porta, ai compagni, agli avversari, mantenendo attiva la percezione periferica.

La capacità di focalizzare le immagini, ma specialmente di cambiarla nei passaggi da vicino a lontano e viceversa, risente in modo particolare delle condizioni di affaticamento. Inoltre essendo funzioni fisiologiche controllate dal sistema nervoso autonomo, sono in stretta relazione con altre funzioni come la respirazione, il battito cardiaco ma in particolare con quelle intestinali. In tutte queste funzioni, il livello di attivazione psicosomatico riveste molta importanza, quindi in sintesi lo stress psicofisico condiziona anche la capacità di percepire immagini ben focalizzate. Ma specialmente divengono difficili e lenti i passaggi di focalizzazione delle immagini passando dalla visione a distanze ravvicinate a quelle lontane.

Per esempio afferrare la palla e poi passare a guardare dove lanciarla, se nella porta o passarla ad un compagno, può divenire di difficile decisione, dato che le relative immagini risultano di difficile interpretazione a causa di una scadente definizione. Per tali motivi può capitare di commettere errori o ritardi, che penalizzano i risultati delle azioni intraprese. Oppure subendo una limitazione dell’efficienza, si determina una penalizzazione visiva, mantenendo una capacità di percezione centrale, dato che per forza la palla deve essere vista. A discapito di quella periferica che viene a ridursi, pertanto può divenire molto difficile localizzare i compagni o gli avversari posizionati intorno sul campo, oppure discriminare gli uni dagli altri. Le metodiche di allenamento di sports vision, consentono di migliorare l’efficienza di queste capacità, supportando l’atleta nelle sue azioni.